Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti (P.N.F.D. 2016-19)

L’art. 1, comma 124 della Legge 107/2015 stabilisce che «Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria».

Sulla scorta del dettato del succitato comma, è stato adottato, con il D.M. 797 del 19 ottobre 2016, il Piano Nazionale di Formazione del personale docente per il triennio 2016-2019.

Il Piano definisce un modello organizzativo articolato in più livelli di governance, ciascuno con  «ruoli definiti, ma non rigidi, in quanto occorre permettere ai diversi livelli di interagire efficacemente» (Piano per la formazione dei docenti, p. 58):

  • Il M.I.U.R. «definisce ogni tre anni, attraverso il Piano Nazionale per la Formazione, le priorità strategiche del sistema di formazione e le “regole per il suo funzionamento”» (ibidem); assume così «una funzione di “regia” complessiva, per assicurare la piena coerenza tra le diverse iniziative: formazione iniziale, formazione dei docenti neoassunti,  formazione in servizio per l’attuazione dei piani di miglioramento, supporto alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015 » (ibidem). Per far questo è costituita una Cabina di Regia, composta da dirigenti amministrativi e tecnici del Ministero.
  • L’Ufficio Scolastico Regionale, «nel rispetto delle direttive e delle azioni dirette poste in essere dal Ministero, cura l’accompagnamento delle attività territoriali» (ivi, p. 59) attraverso azioni di supporto, consulenza, coordinamento e monitoraggio a favore delle scuole organizzate in Reti di Ambito. Per consentire queste attività, l’Ufficio Scolastico Regionale si è dotato di uno Staff per la Formazione, costituito da dirigenti tecnici, dirigenti scolastici e docenti con particolari competenze sui temi della formazione.
  • Le scuole sono organizzate in Reti di Ambito, realtà scolastiche in cui «viene progettata e organizzata la formazione dei docenti e del personale tenendo conto delle esigenze delle singole scuole» (ivi, p.60). All’interno di ciascuna Rete di Ambito è individuata una Scuola Polo per la formazione, assegnataria delle risorse finanziarie provenienti da fondi
    nazionali. La progettualità della Rete tiene conto delle «iniziative che le scuole del proprio territorio svolgono sia in relazione ad iniziative autonome che in relazione a progetti nazionali» (ivi, p.61). Le singole  «scuole programmano e incardinano le attività formative all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa, predisponendo, a loro volta in base alle necessità, un piano per la formazione del personale scolastico per il triennio» (ibidem). Tale Piano di Istituto è progettato e realizzato coerentemente con le priorità nazionali, le finalità e gli obiettivi del PTOF, le necessità emerse dal Rapporto di Autovalutazione e le azioni indicate nel Piano di Miglioramento.

 

Piano per la formazione in servizio dei docenti, triennalità 2016-2019