Il M.I.M. – Direzione generale per il personale scolastico – emana le Note prot. aggiornato n. 44528 del 22 dicembre 2022, prot. n. 26635 del 6 aprile 2023 e prot. n. 28125 del 20 aprile 2023, con cui procede all’assegnazione delle risorse finanziarie per la formazione dei docenti in servizio nell’a.s. 2022-2023 e fornisce le indicazioni operative finalizzate alla progettazione delle attività formative.
Al Veneto, per l’attuazione del P.N.F.D. 2022-2023 sono assegnati complessivamente € 1.325.155,00 (Nota U.S.R.V. prot. 9711 del 24 aprile 2023, trasmessa alle Scuole Polo e a tutte le II.SS. venete).
In particolare, una quota pari al 40% delle risorse finanziarie disponibili è riservata alle Scuole Polo di Ambito per la formazione per la realizzazione, con il coordinamento degli Uffici Scolastici Regionali, delle azioni formative di sistema, secondo le priorità nazionali individuate come strategiche per l’anno scolastico in corso e articolate nei Piani formativi di Ambito.
Una quota pari al 60% dei fondi disponibili è assegnata dalle Scuole Polo per la formazione direttamente agli Istituti Scolastici afferenti all’Ambito, per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole, mediante la pianificazione e realizzazione del Piano formativo di Istituto.
INIZIATIVE FORMATIVE DI CARATTERE NAZIONALE COORDINATE DALL’U.S.R. CON IL COINVOLGIMENTO DIRETTO DELLE SCUOLE POLO (Piani formativi di Ambito – quota del 40%)
Una quota pari al 40% delle risorse disponibili è utilizzata per la progettazione e gestione di percorsi formativi di carattere nazionale, coordinati dagli USR attraverso il coinvolgimento diretto delle Scuole Polo per la formazione, da inserire nei Piani formativi di Ambito.
I suddetti percorsi formativi devono riferirsi alle priorità nazionali individuate dal M.I. come strategiche per l’anno scolastico in corso:
a) discipline scientifico-tecnologiche (STEM) e competenze multilinguistiche;
b) interventi strategici per la realizzazione del sistema integrato 0-6;
c) iniziative formative per la Valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e delle alunne delle classi della scuola primaria (O. M. n. 172/ 20);
d) iniziative formative per il potenziamento della didattica orientativa;
e) iniziative atte a promuovere pratiche educative inclusive anche per gli alunni nuovi arrivati in Italia (NAI);
f) iniziative formative atte a contrastare la dispersione scolastica;
g) iniziative connesse alla diffusione dell’educazione alla sostenibilità ed alla cittadinanza globale.
Con particolare riferimento alla priorità g) si ribadisce che ad essa va ricondotta la pianificazione di attività formative per l’Educazione Civica, ai sensi della legge 92/2019, come evidenziato nelle già citata Nota M.I.M. 26635 e 28125/2023.
Le proposte formative dei Piani d’Ambito possono essere rivolte a gruppi di insegnanti individuati come figure di facilitatori della formazione (tutor, coordinatori, referenti) e assumere, così, un carattere di sistema per agevolare una più capillare azione formativa all’interno delle scuole (Piani di Istituto).
Le Scuole Polo per la formazione hanno cura di realizzare occasioni formative anche in modalità asincrona, attraverso la disponibilità permanente di contenuti e documentazione on line, in apposita sezione del sito web.
Le unità formative programmate e realizzate dalle Scuole Polo vanno inserite nella piattaforma ministeriale SOFIA (https://www.istruzione.it/pdgf/) per consentire un’efficace azione di monitoraggio da parte del M.I.M.
Gli avvisi che le Scuole Polo predispongono per l’individuazione dei formatori/tutor (a livello di ambito, interambito, provinciale) e i rispettivi esiti, sono pubblicati anche nel sito dell’U.S.R. per il Veneto, tenuto conto della funzione di coordinamento attribuita agli UU.SS.RR. dal M.I.M.
INIZIATIVE FORMATIVE IN CAPO ALLE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (Piani formativi di Istituto – quota del 60%)
Una quota pari al 60% delle risorse finanziarie disponibili è assegnata dalle Scuole Polo per la formazione direttamente agli Istituti Scolastici dell’Ambito, per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole.
L’acconto del 50% relativo alla quota del 60% delle risorse finanziarie disponibili è assegnato, dalle Scuole Polo per la formazione, direttamente agli Istituti Scolastici dell’Ambito, secondo le previsioni della tabella ministeriale di ripartizione, predisposta dal M.I.M. sulla base del criterio di assegnazione, proporzionale al numero del personale docente in servizio dell’organico avente diritto e allegata alla Nota M.I.M. 28125/2023.
Grazie a tali fondi, le singole istituzioni scolastiche adottano un Piano di formazione d’Istituto in coerenza con gli obiettivi del PTOF e con i processi di ricerca didattica, educativa e di sviluppo, e in sintonia con le priorità nazionali.
Tale Piano, che comprende le attività deliberate dal Collegio dei docenti ai sensi dell’art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009, deve anche considerare le esigenze individuali e prevedere tutte le iniziative formative che rispondono ai bisogni individuati nel corso dei processi di autovalutazione, piani di miglioramento e rendicontazione sociale.
Le scuole possono progettare le iniziative singolarmente o in reti di scopo, favorendo anche la collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca, e con le Associazioni professionali qualificate e gli Enti accreditati ai sensi della Direttiva n.170/2016.
Al fine di garantire la diffusione di nuove metodologie di formazione, il Piano di formazione d’Istituto può comprendere iniziative di autoformazione, di formazione tra pari, di ricerca ed innovazione didattica, di ricerca-azione, di attività laboratoriali, di gruppi di approfondimento e miglioramento.
Il Piano di formazione d’Istituto deve comunque precisare le caratteristiche delle attività di formazione, nelle diverse forme che queste potranno assumere, definendo le relative modalità di documentazione e attestazione.
Le singole istituzioni scolastiche devono inserire le attività formative programmate e realizzate nella piattaforma ministeriale SOFIA (https://www.istruzione.it/pdgf/) per consentire un’efficace azione di monitoraggio da parte del M.I.M.
RENDICONTAZIONE
A conclusione delle attività formative, le Scuole Polo per la formazione e le singole Istituzioni scolastiche sono chiamate ad effettuare le relative operazioni di rendicontazione delle iniziative svolte, secondo le modalità e i tempi previsti nelle Note M.I.M. 26635/2023 e 28125/2023.
Si ricorda che le Scuole Polo sono tenute a completare la procedura di rendicontazione sulla Piattaforma di Monitoraggio e Rendicontazione presente nel sistema Sidi (PIMER) improrogabilmente entro il 15 ottobre 2023. Seguirà specifica Nota U.S.R.V.
A tutte le Istituzioni Scolastiche si ricorda, altresì, che le attività dovranno essere concluse entro il mese di agosto 2023, onde consentire l’avvio delle nuove iniziative di formazione in servizio da svolgersi in coerenza con le innovazioni che saranno introdotte in linea con le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.